16/05/2016 - CONFERENZA/CONCERTO

Marco Masoero, ingegnere del suono; Andrea Valle, Stefano Bassanese compositori

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Il confronto tra immaginazione e tecnologia segna il percorso dell’espressione musicale già dai tempi della mitologia greca. Apollo vincerà la sfida con Marsia immaginandone i limiti tecnici oltre che fisici, Thomas Alva Edison scoprirà come riprodurre il suono senza sospettare le conseguenze epocali per l’ascolto musicale, Edgard Varèse riuscirà ad anticipare col pensiero compositivo future possibilità della tecnologia.

La storia dell’espressione musicale testimonia il continuo sviluppo creativo dell’impiego tecnologico: dai sistemi di riproduzione alle tecnologie per l’amplificazione, dall’elettrificazione di strumenti tradizionali all’invenzione di quelli virtuali, dalla trasmissione radiofonica a quella telematica. Racconti e riflessioni contrappuntate da spettacolari estratti musicali eseguiti dal vivo dai giovani musicisti del Conservatorio di Torino.

Marco Masoero (Torino, 28.06.1954) ha conseguito la laurea in Ingegneria Civile al Politecnico di Torino (1977) e il Master of Science in Mechanical and Aerospace Engineering alla Princeton University (1982). Dal 1983 fa parte del corpo docente del Politecnico di Torino ed è professore ordinario di Fisica Tecnica Industriale nel Dipartimento Energia, di cui è stato direttore per due mandati (1995-1999 e 2012-2015).

Sin dalla fase iniziale della sua carriera si è dedicato ai temi dell’efficienza energetica e della valorizzazione delle fonti rinnovabili di energia nelle applicazioni impiantistiche in ambito civile e industriale, svolgendo un’intensa attività di insegnamento, ricerca e trasferimento tecnologico che continua ancora oggi.

Il suo incontro con l’Acustica risale al 1986, in occasione dei primi studi di impatto ambientale svolti in Italia su progetti di grandi opere infrastrutturali - quali autostrade, ferrovie e centrali energetiche – nei quali egli venne coinvolto per i problemi di rumore e vibrazioni. Affascinato da questo tema, che gli permetteva anche di coniugare attività accademica e passione per la musica, ha sviluppato negli anni ulteriori competenze sull’Acustica Architettonica e sulle Tecnologie dell’Audio.

Con l’istituzione al Politecnico di Torino del corso di studio in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione, ha contribuito allo sviluppo in tale ambito della filiera didattica sul Suono, in particolare come docente dell’insegnamento di Ingegneria del Suono che affronta i fondamenti e le tecnologie per la produzione, registrazione e riproduzione del suono nei vari campi applicativi, fra cui quello musicale. In tale ambito ha avviato un’intensa attività di collaborazione, su svariati progetti didattici e di ricerca, che vede coinvolti la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino e il DAMS dell’Università di Torino.

Andrea Valle (1974), dopo la laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, ha conseguito il dottorato di ricerca in Semiotica presso l’Università di Bologna. È ricercatore presso il Dipartimento Studi Umanistici di Torino, insegna al DAMS ed è membro fondatore del CIRMA (Centro Interdipartimentale di Ricerca su Multimedialità e Audiovisivo). Fa parte del Consiglio direttivo dell'AIMI, (Associazione Informatica Musicale Italiana). Il suo lavoro di ricerca si sviluppa principalmente negli ambiti della Semiotica, della Teoria dell’audiovisione e del Sound and Music Computing.

Bassista elettrico, il suo lavoro come compositore è principalmente centrato su metodologie algoritmiche, indifferentemente in ambito elettro-acustico e strumentale. Dal 2008 lavora estensivamente nell'ambito del physical computing, sviluppando ensemble controllati dal calcolatore che includono tipicamente oggetti di uso comune e di recupero.

Sue composizioni sono state eseguite alla Logos Foundation e commissionate dal Trio di Percussioni dell'OSNRai di Torino. Tra i suoi lavori, installazioni multimediali, musica da film, e teatro. Collabora regolarmente con Marcellí Antunez Roca (Cotrone 2010, Pseudo 2012, Ultraorbism 2015, Alsaxy 2015).

In associazione con Mauro Lanza ha composto Regnum animale e Regnum vegetabile, due brani per strumenti acustici e dispositivi elettromeccanici, eseguiti a Milano, Darmstadt, Parigi, Berlino, Zurigo, Londra.

Con il collettivo di improvvisazione AMP2 (ora IVVN) ha pubblicato l’album Hopeful Monster (Die Schachtel, 2010). Altri lavori sono disponibili da Ripples, Nephogram, StudioLaps.

Stefano Bassanese ha studiato musica elettronica e composizione nei conservatori di Venezia e Padova. Nel 1983, invitato da Luigi Nono a Freiburg im Breisgau, ha frequentato l’Experimental Studio del SWF e i seminari dell’Institut für Neue Musik alla Musikhochschule.

L’attività di compositore e performer lo porta a prodursi in festival internazionali e prestigiose sale tra cui Zeitfluss (Salisburgo), Ars Musica (Bruxelles), Eclat (Stuttgart), Philarmonie (Essen), Musique en Scène (Lione), June in Buffalo, Staatsoper Stuttgart, Salle Messiaen di Radio France, CCRMA Stanford University, Musica y Escena (Città del Messico), Les Musiques (Marsiglia), White Box (NYC) ecc.

Ha ricevuto commissioni da diverse istituzioni (RAI, State University of New York, GRAME Lyon, Festival Zeitfluss, INA/GRM Parigi, GMEM Marseille, Teatro La Fenice ecc.); ha inoltre collaborato con il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova occupandosi di Computer Music fin dal 1978, con l’Orchestra Sinfonica del WDR di Colonia diretta da Zóltàn Peskó e con l’Ensemble Modern diretto da Ingo Metzmacher. Numerose le collaborazioni con altri compositori e interpreti tra cui Aldo Clementi, Olga Neuwirth, Fabio Nieder, Claudio Ambrosini, Mauricio Sotelo, Paul Mèfano, Phill Niblock, Eliane Radigue, Benjamin Thigpen, Nicholas Isherwood, Michele Lomuto, Stefano Scodanibbio e molti altri.

Dal 1999 ha collaborato con Mauricio Kagel, realizzando l’elettronica per diverse produzioni tra cui la prima mondiale della versione scenica di Entfürung im Konzertsaal con la regia di Herbert Wernicke e la prima edizione discografica di Phonophonie. Nel 2000-2001 è stato responsabile della produzione elettronica del CCMIX (Centre de Création Musicale Iannis Xenakis) di Parigi.

Nel 2003 ha collaborato con il pianista e compositore Uri Caine componendo e realizzando le parti elettroniche per Othello Syndrome che ha inaugurato il 47° Festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia. L’edizione discografica di questo lavoro ha ottenuto la nomination al 51° Grammy Awards del 2009.

Co-fondatore e membro del comitato scientifico della Fondazione Archivio Luigi Nono di Venezia, presidente dell’AIMI (Associazione di Informatica Musicale Italiana) dal 2014, è docente di composizione elettroacustica al Conservatorio di Torino. 

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