09/07/2021 - CONCERTO - Arena Manin Torino ore 21.00 (cortile della Scuola Muratori di via Manin 18)

TAU STRING TRIO (Tommaso Santini, violino - Giorgia Lenzo, viola - Jacopo Gianesini, violoncello)

Tommaso Santini
Nato a Trento, dove ha svolto i primi studi musicali, si è diplomato con lode sia al triennio che al biennio accademico, rispettivamente al Conservatorio di Bolzano nel 2016 sotto la guida di Marco Bronzi e a quello di Torino nel 2018, grazie a una borsa di studio De Sono, con Sergio Lamberto per la cui classe ha svolto l’attività di assistente dal 2018 al 2020.

Dal 2017 studia con Ilya Grubert e Eliot Lawson presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro.
Ha inoltre frequentato corsi e masterclasses con Lukas Hagen, Dora Schwarzberg e Yaïr Kless. Ha avuto modo di perfezionare lo studio del repertorio orchestrale con Sergej Galaktionov e Stefano Vagnarelli nel corso “Obiettivo Orchestra” 2016/17 (Scuola APM di Saluzzo), al termine del quale, come uno dei migliori allievi, ha conseguito la borsa di studio San Paolo “Esperienza Orchestra”, e con Francesco Manara presso il Conservatorio di Torino.
È stato membro dell’Orchestra Giovanile Italiana nel 2015 vincendo il ruolo di concertino dei primi violinin(borsa di studio San Paolo) e nel 2016 di spalla dei secondi violini, esibendosi nei più importanti teatri e festival italiani sotto la direzione, tra gli altri, di Jeffrey Tate, Daniele Gatti, John Axelrod; nel 2015 ha partecipato all’Orchestre Francais des Jeunes in tournées in Francia e Svizzera dirette da David Zinman.
Ha perfezionato dal 2018 al 2020 lo studio del repertorio per trio con pianoforte presso il Conservatorio di Torino con Antonio Valentino (Trio Debussy) ed ha approfondito le tecniche d’improvvisazione e jazz presso il Centre des Musiques Didier Lockwood (Dammarie-Les-Lys, Francia).
Ha collaborato con il Teatro Regio Torino in produzioni liriche e sinfoniche dirette da Gianandrea Noseda, nonché con la Filarmonica TRT, l’Orchestra Filarmonica di Torino, il Colibrì Ensemble - Orchestra da Camera di Pescara, l’Orchestra Arcangelo Corelli.
Nel 2018 ha vinto l’audizione per l’Orchestra Cherubini, presieduta da Riccardo Muti, con cui partecipa a tournée in Italia e all’estero, lavorando, oltre che con lo stesso Muti, con artisti quali Leonidas Kavakos, Maurizio Pollini, Valery Gergiev.
Ha inoltre passato le audizioni conseguendo l’idoneità per la Gustav Mahler Jugendorchester 2016 (come riserva) e nel 2021 per la State Opera Ruse (Bulgaria).
È spalla dei secondi violini presso l’Orchestra Filarmonica “V. Calamani”, diretta da Hossein Pishkar.
Svolge regolarmente attività cameristica che lo ha portato a esibirsi, in diverse formazioni, per numerosi enti tra cui il Teatro Stabile di Torino, Biennale Democrazia, il Festival MITO, l’International Chamber Music Festival Lago di Garda, Musica Senza Barriere (Ravenna Festival), La grande musica a Maso Spilzi, il Festival Spazi Armonici, il Festival della Piana del Cavaliere, l’Unione Musicale di Torino, la Fondazione Piemonte dal Vivo; esibendosi tra gli altri con artisti del calibro di Andrea Lucchesini e Antonio Valentino.

Giorgia Lenzo
Classe '95, si è diplomata presso il Conservatorio G.Verdi di Torino nel 2016 con il massimo dei voti in violino, sotto la guida di Umberto Fantini, e nel 2020 con la Lode in viola, sotto la guida di Mauro Righini. Contemporaneamente si è perfezionata studiando con Giacomo Agazzini e con Simone Briatore. Sta attualmente studiando con la prima viola dell'O.S.N.RAI, Ula Ulijona.
Dopo aver interpretato il ruolo di violino solista nell’opera “Pollicino” di H.W.Henze presso il Teatro Regio di Torino ed aver ottenuto la borsa di studio a fine corso "Obiettivo orchestra", collabora con la Filarmonica TRT. Da qualche anno collabora anche con la Filarmonica di Torino, con gli Archi De Sono e con il Colibrì ensemble.
Giorgia nutre una particolare curiosità verso diverse ramificazioni musicali, a partire dall'approfondimento con Enzo Porta de "La lontananza" per violino e nastro magnetico di Luigi Nono, passando per il jazz, ha per esempio partecipato al Moncalieri jazz festival a fianco del Quartetto di Torino, Fabio Giachino, Albert Hera, Fulvio Chiara ed altri.
La sua attività principale è comunque stata la musica da camera.Ha fatto parte infatti per qualche anno del Quartetto Echos con il quale, parallelamente alla frequentazione del corso di quartetto alla Scuola di musica di Fiesole e all'ECMA ( Hatto Beyerle, quartetti Belcea, Hagen, Ysaye, Artemis, Jerusalem, Castalian, Prazàk, di Cremona, Andrea Nannoni, Antonello Farulli, Alain Meunier, Simon Rowland-Jones, David Orlowsky, Johannes Meissl, Patrick Judt, Dirk Mommertz), ha ottenuto il Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” - Premio “A.Farulli” ed.2016.
Da un paio d'anni a questa parte è membro del trio d'archi Tau Trio e dal 2020 del Quartetto Zero.
Da quest'anno si dedica anche all'insegnamento. E' attualmente docente di viola e di musica da camera presso la sede di Torino della scuola IMUSE e affianca la classe di quartetto, come assistente, del Conservatorio Verdi di Torino.

Jacopo Gianesini
Avendo iniziato gli studi musicali presso l’Accademia Suzuki cittadina, Jacopo Gianesini si diploma nel 2008 in Violoncello presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Sostenuto da una borsa di studio della “De Sono – Associazione per la Musica”, prosegue i suoi studi in Svizzera dove frequenta un Master in Music Performance presso il CSI di Lugano. Attualmente sta per concludere un Biennio in Musica d’Insieme a Torino. A fianco della formazione strumentale ha negli anni approfondito lo studio della composizione, della storia della musica, del contrappunto rinascimentale, della pedagogia - conoscenze che da diverso tempo traduce in un’intensa attività di insegnamento. Nel tempo libero, è un avido consumatore di giochi da tavola (a patto che non usino dadi!), e la più grande soddisfazione è suonare musica da camera con colleghi stimati. Per l’impatto che hanno avuto nel suo percorso di crescita personale, non finirà mai di ringraziare Claudia Ravetto, Dario Destefano, Marco Mosca, Umberto Clerici e più di tutti Johannes Goritzki.

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