03/11/2014 - Concerto

Giovanni Scaglione (violoncello), Roberto Plano (pianoforte)

Programma di sala application/pdf (700,38 kB)

GIOVANNI SCAGLIONE, violoncello

Diplomatosi al Conservatorio “N. Paganini” di Genova col massimo dei voti sotto la guida di Nevio Zanardi, si perfeziona con Michael Flaksman e Antonio Meneses e presso la Musikhochschule di Basilea. Già durante gli anni di studio suona come solista con Sergio Azzolini, Gidon Kremer e con la Basel Symphony Orchestra. Nel 2001 vince l’audizione per un posto nel sestetto Boccherini, col quale si esibisce per le principali società di concerto italiane. Segue corsi con Mario Brunello e all’Accademia Stauffer di Cremona con Rocco Filippini (collabora con Salvatore Accardo ai concerti cameristici al Teatro Olimpico di Vicenza). Nel 2002 entra a far parte del Quartetto di Cremona, con cui tuttora svolge un’intensa attività presso le sale più prestigiose di tutto il mondo (Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Berlino, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Società del Quartetto di Milano).

Dal 2011 affianca all’attività quartettistica quella da solista: ha debuttato presso i Concerti del Quirinale, esibendosi per società musicali italiane quali Lyceum Club di Firenze, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Accademia Filarmonica Romana, Festival Piatti di Bergamo, Filarmonica Laudamo di Messina, Mantova Chamber Music Festival. Nel giugno 2014, nell’ambito del Trasimeno Music Festival, ha debuttato in duo con la pianista Angela Hewitt. Dal 2011-12 è docente di Quartetto e Musica da Camera presso l’Accademia Stauffer di Cremona. Suona un violoncello realizzato da Marino Capicchioni nel 1974.

ROBERTO PLANO, pianoforte

Nato a Varese nel 1978, si è imposto all’attenzione vincendo il prestigioso Cleveland International Piano Competition; grazie ai premi ottenuti poi all’Honens International Piano Competition e al 12° Van Cliburn si è recato in tournée in tutto il Nord America esibendosi in più di venti Stati e suonando negli studi delle maggiori radio americane, canadesi e italiane. Ha inciso per Azica, Arktos, Concerto, Sipario Dischi e Tau Records e per la collana “Musica in Bocconi”. Il «New York Times» ha scritto di lui: «Questo pianista italiano ha mostrato una maturità artistica che va ben oltre la sua età [...] una meravigliosa purezza e una padronanza delle suggestioni più profonde hanno caratterizzato le sue interpretazioni [...] dando dimostrazione di virtuosismo levigato».

Si è esibito in alcune delle più importanti sale da concerto tra cui: Sala Verdi, Teatro Dal Verme e Auditorium di Milano, Donizetti di Bergamo, Parco della Musica di Roma, Politeama di Palermo, Bibiena di Mantova, Wigmore Hall e St. John’s Smith Square di Londra, Salle Cortot di Parigi, National Concert Hall di Dublino, Severance Hall di Cleveland, Lincoln Center-Alice Tully Hall e Steinway Hall di New York, suonando con prestigiose orchestre. Molto attivo anche nella musica da camera, ha suonato con vari quartetti d’archi, (Takacs, Fine Arts, Quartetti di San Pietroburgo e Vogler, Jupiter e ENSO String Quartet e prime parti della Scala). Definito dal «Chronicle» il ‘Pavarotti del pianoforte’ per il suo lirismo è stato additato come il più grande interprete di Scrjabin dal critico americano J. Bell Young, e definito erede di Rubinstein e Horowitz dal commentatore radiofonico di Chicago P. Harvey. 

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