31/03/2014 - CONCERTO

Trio Modigliani - M. Loguercio (violino), F. Pepicelli (violoncello), A. Pepicelli (pianoforte)

“Quando sei in un paese straniero riconosceresti un tuo simile fra mille.
Questo è successo a noi otto anni fa.
Dopo un programma tutto dedicato a Schubert, a qualche giorno di distanza, ci siamo telefonati e ce lo siamo detto: vogliamo suonare insieme.
E da lì è incominciato.
Era già bello all’inizio, si camminava e ci si guardava intorno. E pian piano i paesaggi che già conoscevamo - tutti e tre avevamo già fatto musica da camera in formazione di trio - hanno incominciato a cambiare, o meglio: era come cambiare occhiali, e le note e le parole che li volevano descrivere diventavano più visionarie, il tempo delle prove si fermava, ci si permetteva di dire cose che solo fra amici intimi, fra fratelli, ci si dice.
Mauro, figlio unico, Angelo e Francesco, fratelli. I suoi fratelli.
E poi è venuto il concerto a Londra, e quindi l’Austria, la Svizzera, la Francia, la Spagna, il Sud America, la Sala Verdi di Milano, l’Unione Musicale e Polincontri, a Torino, e ancora: Vicenza, la Scuola Normale Superiore a Pisa, Piacenza, Brescia, Verona, Lucca, il Teatro Nuovo a Udine, il Quirinale, la Sagra Musicale Umbra, il Teatro Chiabrera di Savona, il Triplo di Beethoven e il progetto Schumann con Quirino Principe al Teatro Rossini di Pesaro e per la Società Barattelli a L’Aquila.
E i CD: Beethoven e Brahms, e tutto Martucci per la rivista «Amadeus».
Perché sì, era inevitabile, che si incontrassero”.

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