13/05/2013 - CONCERTO

Out of Time (percussioni)

programma di sala application/pdf (677,38 kB)

Il quartetto di percussioni Out of Time si è formato nel dicembre del 2007 per volontà dei suoi quattro giovanissimi componenti, formatisi presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino ed animati da un rapporto di affiatamento artistico e di grande amicizia. Obiettivo comune approfondire lo studio e il repertorio musicale sulle percussioni con l’ambiziosa prospettiva di ampliarlo, sfruttando appieno le immense potenzialità del loro numeroso strumentario: marimbe, cimbali, timpani, rullanti, piatti, batterie, vibrafoni... Con la loro ricerca intendono valorizzare al meglio le molteplici possibilità espressive offerte dalla varietà tecnica e timbrica degli strumenti a percussione. Il loro intento dichiarato è ampliare la conoscenza del vasto mondo delle percussioni ad un pubblico più ampio possibile.
Hanno già collezionato acclamati successi di pubblico e critica e, soprattutto, numerose vittorie partecipando a vari concorsi, eventi e manifestazioni (tra i tanti segnaliamo i Primi Premi al Primo Festival Musicale ‘Oxygen’ Torino 2008, alla X Competizione ‘Green Age’ 2009 Maison Musique di Rivoli, al Concorso Internazionale ‘Marco Fiorindo’ 2009, al Premio Internazionale delle Arti 2009/2010 promosso dal MIUR, e inoltre premi e segnalazioni al Concorso Internazionale ‘Luigi Nono’ di Venaria 2010).
Tra le partecipazioni si segnalano il XII Festival della Via Francigena (2009), il IV e V Festival ‘In Progress...one’(Cagliari), all’XI Festival ‘Rencontrees Musicales de Mediterranee’ 2009 (Corsica), alle manifestazioni torinesi per il 150° dell’Unità d’Italia, ai Mercoledì del Conservatorio di Torino, la partecipazione al Festival ‘Suonare italiano’ (Conservatorio di Lione), al Festival MiTo 2011, al Concerto ‘Carmen e Carmina’ della Stefano Tempia ed alla XVIII edizione di Europa Cantat. Nel 2010 hanno inoltre realizzato il loro primo cd.
Hanno collaborato con artisti come Salvatore Accardo, Peter Sadlo, Bruno Genero, Jonathan Rathbone. «[...] il miglior progetto musicale under-20 che abbia avuto modo di ascoltare negli ultimi dieci anni [...]» ha scritto di loro Alberto Campo. 

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