20/11/2017 - CONCERTO

Jazz Quartet (Giorgio Li Calzi tromba, Fabio Gorlier pianoforte, Matteo Piras contrabbasso, Donato Stolfi batteria)

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Un organico variegato con il comune denominatore del jazz e dell’improvvisazione, dà vita a un concerto che si sviluppa tra lo swing e le sperimentazioni elettroacustiche: uno strano percorso che parte dai suoni classici delle big band, e che passa per Billie Holiday e Miles Davis, per il jazz-rock di Prince e Pat Metheny, toccando Ennio Morricone e Brian Eno, e arrivando ai pezzi di Giorgio Li Calzi, tratti dai suoi ultimi album.  

Giorgio Li Calzi, trombettista e produttore musicale
Suona e registra piano e sintetizzatore fin da bambino, dalla fine degli anni ‘80 produce musica per jingles, teatro e balletto e inizia a suonare la tromba (1990). Sin dai primi dischi come trombettista (dal 1994), grazie al background musicale precedente, lavora sull’estetica del jazz, trasformando canzoni, sigle televisive e musiche da film in jazz, in un territorio musicale legato all’improvvisazione: trasforma in jazz standard Le avventure di Pinocchio di Fiorenzo Carpi aprendo la strada a molti altri jazzisti italiani (1996). Dal 1994 realizza 10 album, collaborando con musicisti internazionali come la rock star brasiliana Lenine e il violino di Alexander Balanescu, maestri della nuova scena elettronica come Douglas Benford, Marconi Union, cantanti come Thomas Leer, Mamady Koyatè, Elena Roggero e Tiziana Ghiglioni, il fuoriclasse del canto armonico hoomi, Hosoo (Repubblica Mongola), e ancora grandi musicisti dall’Egitto, Libano, Costa d’Avorio, Senegal, Brasile: ospiti che inserisce nei suoi gruppi e nei suoi album, e con cui crea uno scambio di culture musicali. Vince il Premio Ciampi (Livorno) con Johnson Righeira (1999) e con la cantante Lalli (2005). 

Dal 2006 intensifica l’attività dal vivo legata al teatro, sonorizzando con tromba e computer, reading di Bajani, Culicchia, Carlotto, Scarpa, Geda, Haber e Banda Osiris. Il suo ultimo album dal titolo ITALIANI è prodotto insieme a Carlone e Righeira.  Nel 2014 con un concerto dedicato a Ennio Morricone, apre il 32° Torino Film Festival. Da sempre legato alla musica elettronica, sperimenta nuove forme di suono elettroacustico legate alla tromba, insieme al collettivo Audio HackLab, suonando con musicisti e hacker di Torino  come Kinetik Laboratories, Eniac, Pugile, Motor. Con l’associazione Insieme a Chamois dirige il festival CHAMOISic.     

Fabio Gorlier, pianoforte

Da diversi anni è impegnato in un’intensa attività concertistica che spazia dalla musica classica a quella moderna, con una particolare predilezione per il jazz. Ha partecipato, in varie formazioni, a numerose rassegne italiane: Torino Jazz Festival, Time in Jazz di Berchidda, Mito, Dolomiti Ski Jazz, Time di Sassari, Europa Cantat, Piacenza Jazz Fest, Festival Jazz di Nuoro, Venezia Jazz Festival, Avigliana Jazz Festival, Fiorenza Jazz Festival, Expo 2015, UnoJazz Sanremo, Zazzarazzah Festival. 

Si è esibito spesso all’estero: Scozia, Irlanda, Francia, Turchia, Croazia, Svizzera (Festival del Cinema di Locarno 2015), Austria (Tiroler Festspiele di Erl), Ecuador (Festival della cultura italiana), Palestina (Jasmine Festival di Gerusalemme e Ramallah), e Cina (Festival Jazz di Shanghai). Ha suonato con moltissimi musicisti importanti tra cui Billy Cobham, Furio Di Castri, Andy Sheppard, Diane Schuur, Maria Pia De Vito e Javier Girotto. È di recente pubblicazione un cd, Woody’n’us (Jazz City Records), rielaborazione delle colonne sonore dei film di Woody Allen.   

Matteo Piras, contrabbasso  

Diplomato in contrabbasso classico al Conservatorio ‘Pierluigi da Palestrina’ di Cagliari e in contrabbasso jazz presso il conservatorio di ‘G. Verdi di Torino sotto la guida di F. Di Castri col massimo dei voti. 

Partecipa per due anni consecutivi al workshop Juilliard School in Turin presso il Conservatorio ‘G. Verdi’, lavorando con Carl Allen, Luca Santaniello, Rodney Jones, James Burton e al seminario Nuoro Jazz studiando con Paolino Dalla Porta, Dado Moroni, Bebo Ferra, Emanuele Cisi, Marco Tamburini, Stefano Bagnoli. Parallelamente studia il basso elettrico da autodidatta perfezionandosi con Massimo Moriconi, Victor Bailey. Lavora con varie formazioni spaziando dal pop al funk, passando per la musica cubana. Trasferitosi a Torino nel 2013 collabora col cantautore Manuel Volpe, contribuendo alla costituzione del suo sestetto col quale si esibisce in tutta Italia e con jazzisti tra cui Alberto Varaldo, Fabio Gorlier, Federico Bonifazi, Marco Puxeddu, Massimo Gallo, Claudio Bonadè, Enrico Degani, Cosimo Morleo.   

Donato Stolfi, batteria  

Batterista, inizia a suonare da autodidatta all’età di 14 anni, prevalentemente in ambito rock, avvicinandosi successivamente al jazz e alla musica improvvisata. Frequenta seminari e masterclasses con Tim Berne, Marc Ribot, Anthony Braxton, Roscoe Mitchell, Stefano Battaglia, Roberto Dani, Enzo Zirilli. Ha inciso più di 20 cd, dal jazz alla classica: dal 2009 fa parte di un dell’ensemble di musica barocca La Venexiana, con il quale ha registrato il cd Round M: Monteverdi meets Jazz (per l’etichetta spagnola Glossa). In ambito pop/rock suona con la cantautrice Lalli, con la quale ha inciso All’improvviso nella mia stanza e Elia (ed. Il Manifesto) che hanno raggiunto le 20 mila copie vendute. 

Ha suonato (in concerto e in cd) con: Furio Di Castri, Javier Girotto, Emanuele Cisi, Cristina Zavalloni, Francesco Bearzatti, Achille Succi, Gianluigi Trovesi, Roberto Cecchetto, Luigi Bonafede, Giampaolo Casati, Giancarlo Schiaffini, Dan Kinzelman. Vincitore della borsa di studio ai seminari di Sant’Anna Arresi in Sardegna (2004), si è esibito in Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Portogallo, Svezia, Ucraina, Palestina, in alcuni tra i più importanti festival jazz e in rassegne di musica classica: Montreux Jazz Festival, MiTo Settembre Musica, Villa Celimontana, Clusone Jazz, Händel Festspiele, Festival Internacional de Mùsica de Espinho, Stockholm Early Music.

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